L’ultimo numero di Domus a direzione Mendini ha la sorpresa di 32 pagine “condirette” con Maurizio Cattelan (qui le foto della presentazione del numero a Milano). Le 32 pagine sono un Domus in miniatura e si aprono con un editoriale dell’artista. Più che un editoriale è un elenco di pensieri, in apparenza banali. In realtà, nient’affatto banali. C’è un realismo, che oggi è un bene raro in chi pensa. Me ne sono segnati alcuni. In neretto, quello che più mi piace…
Se dobbiamo solo invecchiare e morire perché siamo qui?
Una tentazione non può essere scambiata per un opportunità.
L’arte puo produrre realtà?
La ripetizione è una forma di cambiamento.
I fatti non smettono di esistere perché li si ignora.
L’universo è fatto di storie non di atomi.
Una conclusione è solo un luogo in cui ci si è stancati di pensare.
Si può pensare al nulla?
Per avere dei bei ricordi ci vuole più di una buona memoria.
Sono parte del problema non la soluzione.
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Infine, le 32 pagine firmate Cattelan si chiudono con la foto di Gabriele Basilico in Piazza Affari. Quando si dice un grande fotografo… Immagine presa da dietro, sagoma perfettamente incastrate nel volume dei palazzi disegnati da Lancia, continuità di linee sempre perfettamente rette, e compattezza dei grigi. Il dito sbuca potente, solo contro il cielo di latte, drammatico, con il marmo già soffocato dalla fuliggine milanese.