Una mail dalla mia sorella americana, in visita a East Hampton, dove è custodita a museo la casa di Jackson Pollock e di sua moglie Lee Krasner. Ma c’è anche la tomba di Jackson (qui potete vistarla online)
«Al museo c’e’ il racconto di De Kooning che ricorda che quando hanno messo la pietra, era talmente grande che avevano paura che facesse esplodere la bara e schizzare fuori il corpo, e a quell’idea Pollock da dove era avrebbe riso…»
Una scena decisamente pollockiana…
Sarebbe interessante scoprire come le tombe rispecchino le anime degli artisti. Ho in mente ad esempio quella di Matisse al cimitero di Cimiez a Nizza. Come se si fosse portato il suo balcone dell’hotel Regina anche dentro la tomba…
Nuova mail dall’America mi segnala questa frase di Pollock: «La moglie di Rodman Maia ha ricordato che mentre erano nello studio di Pollock Rodman uscì lasciando Maia e Jackson da soli in studio. Pollock iniziò a piangere in modo incontrollabile. Indicando idipinti appoggiati al muro dello studio, lui le disse: “Pensi che avrei dipinto questa merda se sapessi come disegnare una mano?”».
“Sarebbe interessante scoprire come le tombe rispecchino le anime degli artisti”. Ricordo qualcosa di simile… quando ero piccolo un fumettista che esponeva a “la ghignata” aveva fatto tutta una ricerca sulle tombe dei personaggi famosi. Ricordo quella di Ferrara, un semicerchio con le bretelle, anche se all’epoca non sapevo nemmeno chi fosse. Se ritrovo il catalogo vedo di recuperarti qualche immagine (sulla rete non si trova molto, si parla dei primi anni 90…).
Gio
21 Giu 11 at 12:05 pm edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>