So che chiedere una tregua a dei guerrafondai interventisti è tempo perso. Ma il centenario del Futurismo è appena cominciato e già non se ne può più: le mostre spuntano dappertutto. A Palazzo Reale di Milano pare ci siano 500 pezzi: da non uscir vivi. Praticamente un’alluvione. Ci mancava solo che l’assessore milanese organizzasse una ridicola rissa in Galleria, come un quadro vivente. A furia di celebrarli li si rende noiosi. Vezzeggiare dei provocatori, non è rendere loro un grande onore. E poi, il bello del futurismo è durato poco. È stato veloce come la velocità che hanno celebrato e cavalcato. Dopo è stata solo una lenta discesa a motori spenti. La benzina è finita presto: non poteva essere altrimenti. Essendo degli incendiari, quella che non hanno “bruciato” per far rombare i motori, l’hanno buttata tutt’intorno. E con la benzina è finita presto anche la caffeina che eccitava le notti.