Alla fine dopo averne tanto scritto ci sono stato, venerdì al tramonto.
Sbarco con traghetto da Pisogne, quindi senza entrare dalla porta d’ingresso di Sulzano, come prevede il percorso di Christo. Invece subito al triangolo dell’Isolino di San Paolo. Forse questo altera la valutazione, ma la sensazione che il cuore vero The Floating Piers fosse proprio qui, in questa parte più “coperta”, di più intima relazione con il lago; tra l’altro il flusso a vista da un cateto all’altro del triangolo è molto poetico. La confluenza sulla passerella messa in asse con la villa affacciata sul lago è poi il punto cruciale, uno snodo quasi catartico. Un punto in cui il disegno di Christo assume un equilibrio di proporzioni quasi rinascimentali, culminando nel magnifico dado che circonda l’isolino, vero avamposto nel cuore del lago. Mi piacerebbe conoscere i rapporti di misura tra i lati del rettangolo e quell’asse che si stacca perpendicolarmente. Comunque quello è un punto d’ordine emozionante nella sceneggiatura di Christo (se ne ha una percezione esatta salendo verso Menzino, paese su quel lato di Montisola).
Altro dettaglio curatissimo è quello relativo alla disposizione del tessuto. Le cuciture sono solo orizzontali, per “pezze” di circa sei metri di larghezza che in lunghezza coprono tutta la passerella, senza interruzioni. Attorno all’isola, agli angoli Christo fa ruotare la tela in modo da non creare fratture di ritmo nella disposizione delle pieghe. Del resto la disposizione delle pieghe, il loro ritmo, l’increspatura di luce che determinano sono come la “pittura” di Christo. Sono tutti elementi che hanno una funzione decisiva e che giocano con la luce del sole dando il meglio nel momento in cui le si vede avendo noi il sole alle spalle. Allora i cangianti, le ombre, le accensioni di giallo e di arancio davvero fanno del tessuto una superficie di bellezza fantasmagorica elettrica e floreale insieme. Giusto quindi chiudere la notte, secondo me. La notte non rende, con i lampioncini bruttini messi per ovvie ragioni di sicurezza, che falsano anche il rapporto con il buio del lago.
Mi ha colpito poi il gioco delle impronte: sotto il tessuto giallo c’è un strato di feltro che attutisce il contatto con i cubi galleggianti. Per cui passando, si lascia l’impronta della suola delle scarpe, che in breve viene riassorbita. Questo per dire che The Floating Piers è completato come opera da chi l’ha calpestata e percorsa. A questo proposito, l’altro punto di osservazione perfetto è quello dalla costa, a bordo lago: è da lì che si percepisce l’ordine allineato di chi la cammina, il ritmo costante, il flusso ininterrotto, il taglio di luce che si apre ad ogni passo. Una sorta di rappresentazione dell’umanità messa in cammino da un’attrazione di bellezza.
Sabato di ritorno da Edolo (dove eravamo per Contexto 2016) ho fatto la strada alta del lago. La passerella era vuota perché c’era rischio maltempo. Ebbene, il disegno tracciato sulle acque del lago era davvero di una geometria delicata, esatta; una rete leggera e gentile per imbrigliare (solo per un istante di 16 giorni) la bellezza del lago.
Il testo che segue è ripreso da un depliant con tanto di cartina orientativa per scoprire Montisola, curato dall’associazione di promozione sociale Il Mosaico. Assolutamente esemplare.
«Perla del Lago, isola lacustre abitata più grande d’Europa, annoverata tra i Borghi più belli d’Italia, Destinazione di Eccellenza. Sulla vetta la Madonna della Ceriola, da uno scrigno di roccia, accoglie il ricordo portato dall’onda e l’approdo delle genti. L’isola è il cuore pulsante della passerella con cui Christo realizza il miracolo di renderla raggiungibile dalla terraferma camminando sull’acqua. Ognuno diviene parte dell’opera e al contempo del paesaggio; sospeso tra cielo e terra, immerso in un teatro naturale, fissa lo sguardo nella sublime visione d’insieme, fruibile dalla rocca Martinengo, la mirabile installazione artistica, dono d’amore si farà ricordo indelebile».
Le foto usate in questo post sono prese dal sito di The Floating Piers. Sono il punto di vista Christo. Vero completamento all’opera. Andate a vederle.