Anselm Kiefer rilascia un’intervista a Repubblica alla vigilia della presentazione della sua mostra alla Fondazione Vedova, a Venezia. Titolo: “Salt of the earth”. Il titolo deriva dal luogo dove espone: i Magazzini del Sale. E dà pretesto a Kiefer per un ciclo in cui la riflessione sulla potenza alchemica della pittura prende il largo. È l’intervista di un artista che non cerca spettacolarizzazioni della propria opera. E che quindi propone frammenti di vero pensiero. Come questo: ««Un artista è sempre alla ricerca di nuove forme, giacché si contrappone sempre all’ esistente, cercando ogni volta un nuovo ordine del mondo. Oggi però molti artisti sfruttano la ripetizione, riducendo l’ arte a semplice divertimento. La ripetizione è senza sorprese. Se io lavoro duramente alle mie opere,è solo per imbattermi di tanto in tanto in una sorpresa».
Kiefer liquida Damien Hirst come artista ostaggio del mercato, e assolve Maurizio Cattelan, come artista furbo ma capace di sorprese: «Io non cerco mai di provocare volontariamente il pubblico. Cattelan invece sì, anche se a volte i suoi risultati possono essere molto interessanti. A me, ad esempio, era molto piaciuta la sua Hollywood sulla discarica di Palermo».
Kiefer: «Un artista è sempre alla ricerca di nuove forme, giacché si contrappone sempre all’esistente, cercando ogni volta un nuovo ordine del mondo.”
Capisco cosa intende Kiefer, grande intellettuale moderno.
Ma come più commovente ( e meno intellettuale e più fisico anche nel senso del ‘vivente’ cristiano) Bacon quando parlando di Van Gogh diceva:
“Lui si è avvicinato alla verità fin quasi a toccarla. Con i grandi artisti è sempre così: si tratta di una approssimazione”
APPROSSIMAZIONE. La realtà nella sua verità è prossimo. APPROSSIMAZIONE al mistero e non contrapposizione all’esistente. Entrarci dentro, non per cercare un nuovo ordine ma nel dramma proprio dell’arte della distinzione e appartenenza insieme.
MIchelangelo a pochi giorni dalla morte in lotta nella Rondanini.
paola
25 Mag 11 at 10:41 am edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>